La Costiera Amalfitana è molto apprezzata da turisti italiani e stranieri che, tutti gli anni, la visitano alla ricerca di spiagge tranquille e oasi naturali e incontaminate. In questa breve guida stileremo un elenco dei posti più belli da visitare in Costiera, in un ipotetico itinerario di 3, 4 o 5 giorni. Partiamo dunque da Amalfi, la città più importante della zona.
Amalfi nasce nel IV sec d.C. come colonia romana, anticamente Melphe. Conosce un periodo di splendore come Repubblica Marinara tra l’VIII e l’XI sec, capace di competere con Pisa e Genova. Amalfi inventa un proprio diritto nautico: la Tavola Amalfitana, 66 codici per regolarsi tra barche e onde.
Le torri di avvistamento si trovano un po’ dappertutto. Servivano per controllare gli arrivi e le partenze e per segnalare eventuali pericoli. Oggi sono punti di riferimento per i pescatori. La Torre di Montalto, che guarda verso Punta Campanella è in ottima posizione per ammirare tramonti spettacolari. Un bellissimo panorama si gode anche dalla torre con scalinata che si affaccia su Conca dei Marini. Tra Amalfi ed Atrani c’è la Torre di Amalfi. Da qui Richard Wagner partì per andare a Ravello a dorso di mulo (1880). Da ricordare anche la Torre di Erchie. Per chi ama la tintarella ai suoi piedi si trova una spiaggia baciata dal sole del mattino.
Presso Conca dei Marini, la Grotta dello Smeraldo accoglie i visitatori con una intensa luce verde che la fa brillare come uno smeraldo. Scoperta nel 1932, la grotta, un tempo all’asciutto, in seguito è stata invasa dal mare per fenomeni bradisismici. Le sue dimensioni sono di circa 30 x 60 metri e in altezza 24 m. La sua principale caratteristica è di possedere stalagmiti che escono dall’acqua fino ad un’altezza di 10 metri. Sotto l’acqua si trova il presepe in ceramica allestito a 4 metri di profondità. Per vederlo occorre pagare un biglietto di qualche euro (info. tel. 0898-71107).
Tutta la costa è tappezzata dal giallo dei limoni. Da sempre i limoni qui prodotti sono rinomati per la loro polpa, ma soprattutto per la buccia. La presenza del limone è documentata già dal 998, allora chiamato citro. Coltivato a terrazze delimitate da muri a secco, la coltivazione avviene sotto impalcature di legno di castagno alte fino a due metri, con reti di protezione dalle intemperie. Il limone tipico è lo Sfusato Amalfitano con marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).
La visita ad Amalfi, bella e fiera del suo glorioso passato, non può che iniziare dagli antichi Arsenali dove si realizzavano le galee con oltre 100 remi destinate ai commerci con l’Oriente. Vicino si staglia la mole del Duomo, posto sulla sommità di una scalinata. Varie volte rimaneggiato, vi si sommano diversi stili architettonici: il gotico, il romanico – amalfitano e il moresco.
Ravello, poco lontano, è un’incantevole località adagiata su un promontorio a 350 metri di altitudine. Un borgo dal fascino irresistibile, ricordato anche da Giovanni Boccaccio nel suo Decamerone. Meritano una visita il Duomo di S. Pantaleone (del 1086) e le chiese romaniche. Il borgo è in una posizione ideale per ammirare stupendi paesaggi. Qui si trovano due splendidi tesori da visitare: Villa Rufolo e Villa Cimbrone.
Posta sul costone roccioso del Monte Sant’Angelo, Praiano è un tranquillo borgo di pescatori. Meritano una visita la chiesa di San Luca (con un busto d’argento del santo) e la chiesa di San Giovanni con uno splendido pavimento in cotto maiolicato. Alla periferia del paese una piccola caletta forma la spiaggia Marina di Praia, stretta fra case e barche di pescatori.
Positano è l’esempio più significativo di “paese Presepe“, di una bellezza unica. Positano è stata meta fin dai primi del Novecento di personaggi del jet-set internazionale che le hanno conferito un tocco di mondanità creandone il mito. Ricca di palme, limoni, giardini fioriti e cascate di buganvillee, in un dedalo di vicoli e piazzette rallegrati da una miriade di variopinti negozi e botteghe artigianali.
ITINERARI NATURALISTICI IN COSTIERA AMALFITANA
Si possono fare escursioni indimenticabili a piedi o in bicicletta per gustare la bellezza delle spiagge e del panorama. L’itinerario che collega Nerano al Fiordo di Crapolla consente di visitare i resti di antiche ville romane. E’ una passeggiata di 45 minuti adatta agli sportivi.
Un’altra passeggiata, della durata di 20 minuti da gustare possibilmente all’alba, parte sempre da Nerano e passando per Marina del Cantone e per Marina di Recommone porta a godere della vista degli Scogli Scruopolo. Ma il tracciato più bello è detto Sentiero degli Dei, nei pressi di Positano. In realtà sono due percorsi distinti: Alto (Santa Maria del Castello, Caserma Forestale e Capo Muro) e Basso (Bomerano, Nocella) entrambi con panorami spettacolari.
Il fiume Canneto solca la valle delle Ferriere e la valle dei Mulini per sfociare poi ad Amalfi. In queste valli regna una felce rara per l’Italia, in quanto tipica delle zone calde e a forte piovosità. Ha foglie giganti, indivise, che raggiungono anche 180 cm. Al confine fra le due valli si trovano i resti di una vecchia centrale idroelettrica. Più a monte, nella zona protetta della Riserva, il fiume dà spettacolo esibendosi in due belle cascate che si frammentano in mille rivoli. A sud nella valle dei Mulini si incontrano i ruderi di vecchie cartiere presenti già dal 1200 e che fecero di Amalfi la capitale della carta.
SOUVENIR E ARTIGIANATO
La carta di Amalfi è usata dagli autori che vogliono dare dignità di capolavoro alle loro produzioni. Di colore paglierino, sfrangiata ai bordi, si riconosce la lavorazione manuale foglio per foglio.
Gli artigiani dell’intarsio rappresentano una scuola antichissima. Nelle loro creazioni fiori delicati, volti di bimbi, riproduzioni di vecchi disegni, fanno da base per le decorazioni di tavoli, portagioie, vassoi e oggetti d’uso quotidiano.
Arte e passione antica che si esplica nella produzione di splendidi oggetti di vario tipo. In alcuni negozi si possono trovare collezioni di antichi capolavori. Un’arte antica legata alla vita contadina destinata soprattutto alla gente del posto. Si producono ceste con le cortecce dei castagni di queste montagne.
Le ceramiche riproducono i colori di questa terra e da una massa grigia di argilla si ricava quanto di più colorato la Costiera possa offrire in tema di manufatti.
COME SPOSTARSI IN COSTIERA
L’isola di Capri può essere raggiunta in aliscafo e in traghetto da Napoli e da Sorrento.
A Napoli si parte dal Molo Beverello (circa 30 corse dalle 6.00 alle 21.00) o dal porto di Mergellina (aliscafi, circa 5 corse dalle 10.00 alle 19.00) a pochi passi dalla omonima stazione ferroviaria. Tempi: traghetto 80′, nave veloce 50′ e aliscafo 40′. Da Sorrento sono circa 25 corse dalle 7.00 alle 19.00.
Esistono anche servizi privati, per chi non ha problemi di budget, con orario continuato e per qualsiasi località.