Ragusa è una cittadina situata ad una manciata di km dal litorale meridionale della Sicilia e che conta poco più di 70.000 abitanti. Prima che l’ente fosse soppresso, Ragusa è stata anche il capoluogo di provincia più meridionale d’Italia.
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È nota anche come la “città dei ponti”, per via dell’abbondanza di queste strutture che non fanno altro che donarle un fascino ancor più particolare, aumentando la suggestione offerta dai numerosi tesori settecenteschi che nel 2002 vennero riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Le testimonianze barocche presenti nel tessuto urbano risalgono alla ricostruzione della città avvenuta all’indomani del terribile terremoto del 1693, che rase al suolo buona parte dell’antico abitato. La ricostruzione settecentesca avvenne in due zone separate e ciò diede vita a due distinti quartieri, ovvero “Ragusa superiore”, situata più a monte, e “Ragusa Ibla”, edificata in accordo con l’antico impianto medievale, laddove sorgeva la città distrutta.
I monumenti religiosi
In seguito al disastroso evento tellurico del 1693, molti architetti prestarono la loro esperienza per ricostruire la città. Si avvalsero della collaborazione di numerosi scultori locali che diedero vita ad un fenomeno del tutto particolare, oggi definito come barocco della Val di Noto.
Capitelli, colonne, volute e statue vennero prodotti tramite l’impiego della pietra locale e tale gusto architettonico raggiunse la sua massima espressione nell’elegantissimo Duomo di San Giorgio.
Iniziato nel 1739 e terminato nel 1775, il Duomo presenta una ricca facciata a torre con il campanile situato al centro. Gli interni sono organizzati su uno schema a croce latina sulla cui parte centrale si eleva la grandiosa cupola neoclassica con la calotta poggiata su una fila di colonne. Il capomastro Carmelo Cultraro ammise di essersi ispirato al Pantheon di Parigi. Il colpo d’occhio offerto dal Duomo impreziosisce ancor di più la skyline dell’incantevole cittadina siciliana. Sempre dedicata a San Giorgio era la chiesa di cui resta soltanto il portale, favoloso esempio di architettura gotico catalana.
Risalente al XII secolo, venne costruito in calcare locale ed ha conservato il tipico colore rosato. Fra le più imponenti della Sicilia, la Cattedrale dedicata a San Giovanni Battista, si presenta ricchissima di sculture e motivi barocchi e dispone di un campanile laterale che si eleva per 50 metri. Altro campanile di grande impatto visivo è quello che sovrasta la Chiesa di Santa Maria dell’Itria, con la cupola azzurra che lo rende riconoscibile fin da lontano.
Il Castello
Quello che viene solitamente definito castello, è un imponente palazzo nobiliare costruito verso la fine dell’Ottocento a pochi chilometri dal centro. Il complesso architettonico venne edificato con l’ausilio della pietra bianca locale e con un gusto stilistico che richiama da vicino i palazzi gotico-veneziani.
Oltre agli elementi architettonici europei spiccano anche alcuni particolari moreschi. Le decorazioni che abbelliscono le poche sale visitabili (20 su 122) sono originali dell’epoca. Da non perdere è la “stanza degli stemmi”, ma anche la sala del vescovo, la biblioteca, la stanza della musica e la pinacoteca. Meraviglioso è il parco che circonda la struttura, ricchissimo di piante e di edifici accessori coevi del castello.
I ponti
Tutti i ponti cittadini vennero costruiti nel periodo che va dal 1843 al 1964. Il primo in assoluto fu Ponte Vecchio, noto anche come Ponte dei Cappuccini.
Ponte Nuovo, o del Littorio, è fra i più recenti e mette in contatto la città vecchia con i quartieri a sud.
La città dei ponti è pronta a stupire i suoi visitatori con la storia e la cultura che ogni pietra ed ogni monumento trasudano, ma anche a coccolarli col sole ed il mare della sua splendida marina, situata a circa 20 km dal centro storico.