Giugno è il periodo migliore per la pesca nell’Adriatico. Nonostante l’apparenza di sporcizia, il mare Adriatico è uno dei più sani e pescosi mari della nostra Italia. Un famoso biologo, Zentilini, afferma che è proprio il verde dell’Adriatico a renderlo molto popolato di pesci, in quanto questo fa sì che i pesci trovino nutrimento fertile per la loro crescita e moltiplicazione. Il limo e le sostanze vegetali che si trovano sul fondale costituiscono un importante nutrimento per i microorganismi che costituiscono cibo per i pesci.
Nel Mare Adriatico troviamo ogni genere di pesce azzurro: sarde, seppie, latterini, molluschi e crostacei.
Tipi di pesca diffusi nell’Adriatico
Fra i tipi di pesca più diffusi nel mar Adriatico troviamo il trabucco o trabocco: strutture sospese costituite da reti, che vengono calate in mare. Solitamente nelle Marche e in Abruzzo troviamo le spiagge piene di queste costruzioni caratteristiche, che attirano molti turisti.
Un altro tipo di pesca, prediletto per pesci leggeri, è la traina: la pesca a traino si realizza inserendo dalle due alle quattro canne sul retro dell’imbarcazione e lenze dal diametro variabile, di solito molto sottili.
La pesca a traino è abitualmente utilizzata per catturare piccoli pesci come occhiate, sugherelli, spigole, dentici, ricciole o sgombri. Non è raro inoltre imbattersi in pesci combattivi come tonni o pesci spada, che possono raggiungere notevoli dimensioni e lunghezze.
Un altro tipo di pesca, notevolmente utilizzata nel mare Adriatico e nel Mediterraneo in generale, è il bolentino, un tipo di pesca che sfrutta la deriva delle correnti, lasciando la barca a motore spento. Normalmente le esche in questo caso sono costituite da pezzi di pesce, crostacei su lenze lunghe circa 150 cm di solito.
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I luoghi migliori per la pesca nel Mare Adriatico
Ogni regione ha le sue regole, che bisogna attentamente rispettare per poter pescare ed evitare di incorrere in sanzioni. Se vogliamo pescare al Nord, troviamo ottime zone di pesca, testimoniata dai capanni che si trovano lungo le coste.
L’Alto Adriatico presenta zone pescose in tutto il Friuli e Veneto (Jesolo, Cavallino, Bibione, Caorle), e Emilia Romagna (Ravenna, Cesenatico). I pesci più diffusi sono le orate, il palamito, le mormore, i sugherelli e i tonni.
Spostandosi più a Sud, invece, troviamo zone molto ricche di pesce azzurro in Abruzzo, Marche e Puglia. Non è raro trovare i trabucchi, costruiti per superare la difficoltà territoriale di una costa fatta di rocce e spuntoni rocciosi.
In questa parte di Adriatico non manca ricchezza di pesce azzurro, anche se negli ultimi anni la pesca molto intensa ne ha decimato le specie e sono stati programmati dei periodi di fermo biologico, per permettere la riproduzione dei pesci.
Oltretutto non è raro, soprattutto per gli amanti di pesca sportiva, trovare pesci di grande dimensioni come tonni o pesci spada, nel Basso Adriatico (Salento e Bassa Puglia).