Tra le località più suggestive che si affacciano sulla sponda comasca del Lago di Como merita di essere menzionata senza dubbio Tremezzo, che grazie alla sua particolare collocazione geografica offre l’opportunità di ammirare panorami da sogno e di fruire di scenari e paesaggi che lasciano a bocca aperta. Annoverato tra i borghi barocchi più ricchi del nostro Paese, questo centro abitato lariano propone un gran numero di ville e palazzi, ma si fa apprezzare anche per la varietà di chiese che costellano il suo territorio. Basti pensare, per esempio, a Villa Carlotta, che è considerata il suo monumento simbolo.
Alla scoperta di Villa Carlotta
Fatta costruire dal marchese Giorgio Clerici negli ultimi anni del XVII secolo, questa villa incantevole è ben conservata a dispetto del trascorrere degli anni: la sua bellezza è messa in risalto e valorizzata dal giardino all’italiana che la circonda, impreziosito da siepi alte la cui ombra si riflette nelle acque del lago. All’interno dell’edificio sono ospitate numerose opere d’arte di pregio, risalenti al periodo in cui la proprietà era di Giambattista Sommariva: preziose sculture di Canova, per esempio, ma anche capolavori di Hayez e di Thorvaldsen. Ecco perché oggi Villa Carlotta può essere considerata un museo, per quanto privato.
Nel corso di una gita sul Lario alla scoperta delle ville del territorio, ci si può concedere anche una esperienza gourmet in un ristorante di lusso sul Lago di Como: il GrandHotel Tremezzo, per esempio, propone cene private Dimmidisì, in grado di offrire un’atmosfera straordinaria per appuntamenti di coppia all’insegna del romanticismo più emozionante, tra candele accese, musica in sottofondo e fiori profumati sul tavolo.
Le altre ville
Non solo Villa Carlotta: come detto sono molte le residenze che in quel di Tremezzo regalano emozioni a tutti gli appassionati di architettura. Come non citare Villa la Carlia, per esempio, a sua volta realizzata nella seconda metà del Seicento: purtroppo non può essere visitata all’interno perché è una villa privata, ma ci si può accontentare di ammirare da fuori il grande giardino che la abbraccia. Molto più recente, invece, è Villa Amila, che risale agli anni ’30 del secolo scorso, come mette in mostra il suo stile ispirato ai canoni razionalisti. E lo stesso GrandHotel Tremezzo, citato in precedenza, merita di essere conosciuto per il suo stile liberty, frutto dell’ingegno di Costantino Ferrario.
Al di là dell’architettura civile, poi, ci si può concentrare su quella sacra: la cappella funeraria della famiglia Sommariva è uno spettacolo incantevole, con il suo stile neoclassico e il gruppo statuario che sormonta l’altare in marmo bianco di Carrara in cui è rappresentato il Cristo morto nel grembo della Madonna. A volere la cappella fu la vedova di Luigi Sommariva, Emilia Seillière, mentre tra gli scultori che si occuparono della realizzazione delle statue ci furono Pompeo Marchesi, Benedetto Cacciatori e Camillo Pacetti, grandi nomi del tempo.
Per quel che riguarda le chiese, la più celebre è la Parrocchiale di San Lorenzo, la cui costruzione prese il via nel 1775 ma durò più di un secolo, fino agli ultimi anni dell’Ottocento; sono ospitati all’interno alcuni affreschi di Luigi Tagliaferri, dipinti nel primo decennio del XX secolo. Non molto distanti si trovano, poi, la Chiesa della Madonna Nera, nella frazione di Rogaro, e la Chiesa di San Pietro a Volesio.