Milano, capoluogo di regione della Lombardia, è una città per molti versi affascinante e complessa, vivibile e di grande attrattiva per il turista. Vediamo cosa vedere a Milano in un giorno, in questa breve guida dedicata interamente alla città meneghina.
Piazza Duomo rappreenta il cuore di Milano. Ha una forma rettangolare. Risistemata nel 1859 su progetto di Giuseppe Mangoni. Il Duomo ne occupa un lato. Per altri due lati è occupata da palazzi con portici e dal monumentale accesso alla Galleria Vittorio Emanuele II. L’ultimo lato è chiuso dal Palazzo dell’Orologio.
Il monumento equestre di Vittorio Emanuele II realizzato nel 1896 da Ercole Rosa, si trova al centro di piazza Duomo. Raffigura il sovrano che frena il cavallo per volgersi ad incitare i suoi soldati nella battaglia di San Martino del 1859.
La costruzione del Duomo è iniziata nel 1386 e si è protratta per quasi 500 anni, senza cambiamenti di stile, divenendo una fra le più celebri e complesse costruzioni gotiche del mondo. Il materiale costruttivo principale è il marmo di Candoglia sul Lago Maggiore. Innumerevoli guglie svettano verso il cielo e su quella maggiore è stata posta la “Madonnina”. Completano la decorazione oltre 3200 statue.
L’interno del Duomo è pieno di opere scultoree, vetrate policrome, pitture e marmi. Da non perdere: le vetrate dell’abside la più antica del 1470 e la più recente del 1988; il Candelabro Trivulzio donato nel 1562 da Gian Battista Trivulzio, un capolavoro dell’oreficeria medioevale; le terrazze facilmente raggiungibili con l’ascensore offrono uno splendido panorama sulla città e la vista della famosa Madonnina posta sulla guglia più alta; le cinque porte in bronzo costruite fra il 1840 e il 1965, la porta centrale è di Ludovico Pogliaghi; il Santo Chiodo: nel tabernacolo sopra il coro è custodito un chiodo della Croce di Cristo dal 1461, già nella chiesa di S. Maria Maggiore. Fu trovato da S. Elena e passato poi al figlio Costantino e poi a S. Ambrogio. Portato in processione da S. Carlo durante la peste del 1576, viene esposto tuttora al pubblico ogni 14 settembre.
La Madonnina risale al 1769 quando il Duomo era ancora sprovvisto di guglie. L’arcivescovo Pozzobonelli decise di innalzare la guglia maggiore commissionandola all’architetto Francesco Croce. Sulla sommità venne posta la statua della Madonna Assunta, in rame dorato, alta 4,16 metri e divenuta poi il simbolo della città di Milano. Fu realizzata dallo scultore Giuseppe Perego e dall’orafo Giuseppe Bini. L’inaugurazione data il 30 dicembre 1774.
La Galleria Vittorio Emanuele II è opera dell’architetto Giuseppe Mengoni , costruita fra il 1865 e il 1877. Ha copertura in ferro e vetro, la prima dell’epoca. La pianta è a croce con piazza centrale, ottagonale, sormontata da una cupola alta 47 metri. Con i suoi eleganti negozi, bar, ristoranti, librerie, rappresenta il salotto di Milano. Un mosaico sul pavimento presso la piazza della Galleria, raffigurante lo stemma di Torino, è fatto oggetto di un rito scaramantico da parte dei visitatori, convinti che porti bene fare tre giri con il tallone su un punto significativo della figura.
Il Palazzo Reale del 1138 fu sede comunale e poi dimora delle famiglie Torriani, Visconti e Sforza. Venne ristrutturato e decorato dall’architetto Piermarini nel 1772. Danneggiato pesantemente dai bombardamenti del 1943 è stato restaurato in stile neoclassico. Oggi è sede di musei e di esposizioni temporanee.
Il Teatro alla Scala fu costruito per volere di Maria Teresa d’Austria e inaugurato nel 1778. E’ opera dell’architetto Piermarini. Lo stile è neoclassico con esterno semplice e sobrio, contrapposto ad un ricco interno. Può contenere fino a 2000 persone ed ha un palcoscenico fra i più grandi d’Italia. E’ fra i teatri d’opera più famosi al mondo ed ospita i più acclarati artisti di musica lirica e sinfonica. Fu il primo monumento della città ricostruito dopo i bombardamenti del 1943.
La Pinacoteca di Brera possiede ricche collezioni requisite a chiese e conventi nel periodo napoleonico. E’ fra i principali musei d’Europa. I capolavori imperdibili sono: Madonna col Bambino di Bellini, la Crocifissione di Bramantino, la Madonna del Roseto di Luini, la Cena in Emmaus di Caravaggio, il Cristo morto di Mantegna, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, la Sacra Conversazione di Piero della Francesca. Sono presenti importanti opere della scuola fiamminga di Rubens, Rembrandt, Joardens, Van Dyck. Inoltre opere di Correggio, Tiepolo, Canaletto, ecc. e opere del primo novecento di Modigliani, Morandi, De Pisis, Boccioni e molti altri.
Il Castello Sforzesco è sorto per volere di Galeazzo II Visconti nella seconda metà del Trecento e ricostruito nel 1450 da Francesco Sforza. Rimaneggiato più volte, assume l’attuale aspetto all’inizio del 1900. Da non perdere: Pietà Rondanini ultima opera di Michelangelo e incompiuta; Arazzi Trivulzio capolavoro dell’arte tessile italiana, sono 12 arazzi disegnati dal Bramantino raffiguranti i segni zodiacali; Sala delle Asse il pergolato che simula uno spazio aperto dipinto da Leonardo nel 1498, deve il suo nome alle assi che un tempo si riteneva rivestissero le pareti.
Il Parco Sempione è esteso su 47 ettari ed è il più grande della città. Realizzato nel 1893 dall’architetto Emilio Alemagna, crea un gioco prospettico fra il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace. E’ stato progettato su modello del giardino all’inglese con alberi, vialetti, corsi d’acqua,collinette e fontane.
L’Arco della Pace è stato ideato da Luigi Cagnola nel 1807 e inaugurato nel 1838. Celebra le vittorie di Napoleone. La sua altezza è di 25 metri, con tre arcate sostenute da colonne corinzie scanalate. Alla sommità sono poste statue equestri in bronzo: la Sestiga della Pace di Abbondio Sangiorgio e le Vittorie a Cavallo di Giovanni Putti. Poco sotto quattro grandi statue rappresentano i fiumi Po, Ticino, Adige e Tagliamento. Ispirato all’arco trionfale di Settimio Severo, fu costruito per celebrare le vittorie napoleoniche, ma lo inaugurò Francesco I per ricordare la pace raggiunta in Europa nel 1815.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita fra il 1464 e il 1482 dall’architetto Guiniforte Solari. Subì importanti modifiche nel tempo per volere di Ludovico il Moro che impegnò prestigiosi artisti tra cui il Bramante e Leonardo. Nel refettorio Leonardo realizzò l’Ultima Cena o Cenacolo, un capolavoro dell’arte mondiale.
Il Cenacolo fu realizzato da Leonardo su commissione del Moro tra il 1494 e il 1498. E’ l’unico affresco rimasto del maestro che per l’opera ha usato un metodo nuovo: petrolio e tempera su intonaco, una tecnica “a secco” che consentiva di operare su tempi lunghi e di portare anche rifacimenti sostanziali durante l’esecuzione. Il metodo si rivelò sbagliato, perché il capolavoro cominciò a deteriorarsi già dopo pochi anni. La sala, adibita a stalla nel periodo napoleonico, scampò per miracolo ai bombardamenti del 1943, protetta da sacchi di sabbia. Le bombe distrussero gran parte del refettorio e della chiesa. Il Cenacolo è stato oggetto di numerosi restauri. L’ultimo conclusosi nel 1999, ha ridato al dipinto una luminosità ed una freschezza cromatica eccezionale. Sulla parete opposta nel 1495 i Domenicani commissionarono a Donato Montorfano l’affresco della Crocifissione. La sala è tenuta ad atmosfera controllata ed i visitatori entrano a piccoli gruppi distanziati. Per la visita conviene prenotarsi qualche giorno prima.
Il Grattacielo Pirelli detto Pirellone perché sorse sull’area della prima fabbrica Pirelli, alto 127 m, è il secondo d’Italia dopo la Torre Telecom di Napoli (129 m). Progettato dall’architetto Giò Ponti fu costruito fra il 1956 e il 1961. Dal 1979 ospita gli uffici della Regione.