Il turismo è uno dei settori che più è stato colpito dalla crisi. D’altronde, il meccanismo sembra anche di semplice comprensione per tutti: non avendo soldi, non si va in vacanza. Ciò è fin troppo chiaro.
Però i numeri sembrano essere in leggera ripresa. Gli operatori del settore possono iniziare quindi a tirare un piccolo sospiro di sollievo. Quello che va detto è che si stanno sviluppando delle nuove forme e nuove modalità di turismo.
La principale è quella legata al gambling. Potremmo parlare, in maniera un po’ ironica, di pendolari dell’azzardo. Ovvio, è un qualcosa di lussuoso e di riservato a un’élite abbastanza ristretta, ma la sua crescita è davvero evidente e non si può non tenerne conto. Ma quali sono le mete più ambite e che guidano questa speciale classifica e graduatoria? Proviamo a scoprirlo.
La geopolitica e l’ideale cartina del gioco d’azzardo è in continua e costante evoluzione. A dominare in questo periodo è il sud-est asiatico. Ci riferiamo soprattutto a Macao e Singapore, dove vengono allestite e costruite sale da gioco di grande stile e classe. L’obiettivo è, ovviamente, quello di accaparrarsi il top del turismo d’azzardo. Parliamo degli occidentali, ma anche dei cinesi, veri e propri giocatori incalliti e appassionati.
Quindi, se si tratta di gioco d’azzardo, non si può non pensare all’Asia. I giochi più in voga sono i casinò e le lotterie. A fare da traino sono però anche le solite slot machine, che spopolano, com’è noto, pure nel nostro Paese e nel nostro Continente. La vera novità è però rappresentata dalle Filippine e dalla sua capitale Manila, città in cui, con la nascita del Solaire Casinò Resort, potrebbe esserci un vero e proprio boom in salsa gambling. Il tutto, nel giro di qualche anno, potrebbe davvero partire e passare da lì.
Ma chi può riuscire a ostacolare questo dominio asiatico? Senza alcun dubbio, Las Vegas, e in generale tutti gli Stati Uniti, stanno perdendo appeal e fascino. A svolgere il ruolo di capitale del turismo d’azzardo c’è l’Oceania, con in primis l’Australia e la Nuova Zelanda. La prima però detiene un primato tutt’altro positivo: quello del Paese dove si perde di più nel gambling. Il gioco più diffuso sono le cosiddette pokies, ossia delle macchinette elettroniche presenti in diversi locali e sparse per tutte il territorio australiano.
La perdita annua? 1,171 dollari a persona. Una media davvero non da poco insomma. Ma a fare da traino è soprattutto la Nuova Zelanda. La quantità dei giochi è davvero immensa e non si limita ai casinò. Sicuramente le sale giochi sono davvero numerose e semplici da raggiungere.
Se si parla di turismo questo è un aspetto di cui non si può non tenere conto. Se si passa per Auckland, per esempio, non si può non fare una capatina allo Sky City, vero e proprio tempio per gli amanti del gambling. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. La sensazione è che sentiremo parleremo sempre di più di questi pendolari dell’azzardo. Sono loro a far smuovere il turismo.