Il sacco a pelo, per gli amanti della natura e per gli intrepidi avventurieri, rappresenta da sempre un accessorio fondamentale e molto prezioso.
Quest’ultimo infatti, oltre ad essere un confortevole giaciglio, garantisce a chi ne usufruisce una temperatura ideale, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi condizione atmosferica, mite o rigida che sia. Un oggetto imprescindibile insomma, al quale non è assolutamente possibile fare a meno, nel caso in cui si voglia trascorrere agiatamente piacevoli giornate a contatto con la natura.
Approfondiamo il mondo dei sacchi a pelo insieme a Bertoni, uno storico rivenditore di sacchi a pelo e di prodotti per il trekking e per il campeggio con sede a Milano. Dall’esperienza Bertoni ecco alcuni consigli su materiali e tipologie per scegliere al meglio il proprio sacco, trascorrendo notti confortevoli e sicure in ogni circostanza.
Sacco a pelo: quali sono le imbottiture?
Le imbottiture mediante le quali i sacchi a pelo vengono prodotti e rivestiti sono numerose. La fetta maggiore di produzione e di commercializzazione è tuttora monopolizzata dalla tradizionale piuma, capace di garantire a chi vuole trascorrere sonni tranquilli una temperatura costantemente ottimale.
Sempre più di frequente stanno tuttavia prendendo piede nuovi ed innovativi materiali di origine sintetica. Questi ultimi, analogamente alle tradizionali piume, conferiscono calore e sollievo anche a basse temperature. Grazie alla loro particolare fattura, composta da fibre fittamente intrecciate tra loro, sono inoltre in grado di proteggere il viaggiatore da condizioni di umidità e bagnato. Unico neo il peso, relativamente maggiore rispetto ai sacchi a pelo tradizionali.
Quante tipologie di formati esistono?
Altra differenziazione da compiere nel mondo dei sacchi a pelo è quella riguardante la loro forma. La prima tipologia da menzionare è quella cosiddetta “a coperta”, comprendente sacchi a pelo caratterizzati da una superficie considerevole e di conseguenza maggiormente confortevole.
Un piccolo inconveniente potrebbe riguardare il peso, visto che, data la stazza, questa categoria di sacco a pelo risulta più pesante e pertanto complicata da trasportare.
Vi sono poi i sacchi a pelo “a mummia” che, come suggerisce il nome, possiedono una superficie meno ampia, adatta quindi a temperature estremamente rigide. Questi ultimi sono inoltre muniti di cappuccio, progettato al fine di tenere al caldo anche la testa.
Sempre più popolarità assumono i sacchi a pelo matrimoniali, in grado di ospitare due persone ma che, per conformazione e natura intrinseca, non trattengono nel migliore dei modi il calore.
Dalle dimensioni ridotte ma ugualmente funzionali sono poi i sacchi a pelo per bambini, ideali per tenere al caldo i più piccoli. Sarebbe infatti un errore far dormire un bambino all’interno di un sacco a pelo per adulti che, per dimensioni, provocherebbe una eccessiva dispersione del calore.
Soprattutto all’interno dei modelli più recenti di sacchi a pelo, sono presenti ulteriori accessori, tutti studiati per scongiurare dispersioni di calore e garantire massima confortevolezza.
Uno dei questi è il collare imbottito, ideale per tenere al caldo il collo e parte del tronco superiore umano. La cerniera poi, molto pratica soprattutto dal punto di vista dello spazio. La custodia infine, particolare apparentemente superfluo ma che si rivela nei fatti un valido rimedio per ottimizzare il poco spazio a disposizione.
Invernale o estivo?
Naturalmente i sacchi a pelo possono essere distinti in base alla stagione nella quale possono essere utilizzati. A tal riguardo esistono i sacchi a pelo estivi e quelli invernali. Questi ultimi, isolando al meglio il calore, evitano che questo si propaghi all’esterno, garantendo così un’efficace protezione dal freddo.
A differenza di quelli invernali, i sacchi a pelo estivi sono più economici e versatili, adattandosi facilmente al caldo mattutino e al fresco serale.