La tratta da percorrere col trenino rosso, a trazione elettrica, è Tirano – St. Moritz, per una lunghezza di circa 60 km ed una durata di 2,30 ore. Tirano è raggiungibile anche in treno: da Milano in due ore e mezza. I treni sono provvisti di carrozze panoramiche e alcuni di carrozze scoperte a fine convoglio.
Il trenino attraversa la Val Poschiavo e la Valle del Bernina, divise dal Passo del Bernina a 2253 m. Un percorso tutto in territorio svizzero dato che la frontiera è a 2,5 km da Tirano. Per questo occorre portare la carta d’identità. Il tracciato ferroviario risale al 1910 e la prima corsa al 1913. In estate si effettuano una dozzina di corse giornaliere dalle 7 alle 17 (almeno una per ora) un po’ meno in inverno. Le corse di ritorno da St. Moritz sono analoghe e nello stesso periodo 7 – 17. Quando c’è la neve davanti alla motrice vengono fissati speciali spartineve.
Durante il tragitto si incontrano alcuni piccoli laghi. Il più ampio è il Lago di Poschiavo, mentre nel punto più alto del percorso il trenino sfiora il Lago Bianco e il Lago Nero. Quasi si toccano, ma le loro acque scendono per percorsi nettamente diversi. Dal Lago Bianco scendono verso l’Adda, il lago di Como, il Po e poi sfociano nell’Adriatico; dal Lago Nero raggiungono l’Inn, il Danubio e infine il Mar Nero.
Il Bernina Express parte dalla stazione di Tirano. Attraversa la piazza dominata dalla rinascimentale Basilica della Madonna, passa subito la frontiera italo – svizzera a Campocologno (520m). Quindi presso Brusio la ferrovia offre il primo spettacolo: un viadotto elicoidale, che permette al trenino di superare dolcemente trenta metri di dislivello, con un manufatto semplice e ingegnoso.
A Poschiavo, centro principale della Valle, si può visitare: il quartiere spagnolo, edifici costruiti da emigranti che dopo aver fatto fortuna a Venezia e in Spagna, sono tornati alle origini edificando il cosiddetto Quartiere dei Palazzi; Palazzo Albieri del 1600; la Collegiata di San Vittore; la chiesa barocca di Santa Maria Assunta.
Si raggiungono le stazioni di Cavaglia (1693 m) e di Alp Grum (2000 m), basi di partenza per escursioni verso i magnifici panorami sul gruppo del Bernina. L’ultimo tratto in salita della ferrovia si inerpica fino al punto più alto: la stazione Ospizio del Bernina ( 2253 m). Qui la ferrovia si riaccompagna al tracciato stradale. Costeggia il Lago Bianco, il Lago Nero e il Lago Piccolo scendendo dolcemente nella Valle del Bernina.
Arriva poi alle stazioni sciistiche di Lagalb (la funivia porta fino a quota 2959 m) e Forcella di Diavolezza (con la funivia si arriva fino a quota 2973). Lagalb si ricorda per le riprese in parete nel film “Cinque giorni” con Sean Connery e diretto da Fred Zinnemann del 1982.
Il percorso in bici dura 4 ore partendo dal Passo Bernina, hotel Sfazù, rifugio Saoseo, Lago Saoseo e ritorno per Terzana, Festignani, S.Carlo, Poschiavo. Le strade sono prevalentemente sterrate, facilmente pedalabili e brevi tratti a sentiero. Si può raggiungere a piedi da Poschiavo oppure da Brusio, durata circa 3 ore. Sull’Alpe si può fare una sosta ristoro alla baita e anche pernottare. Da visitare la chiesetta del XII sec.
Giunti alla stazione di Morteratsch è consigliabile una facile escursione a piedi (1 ora a/r) al ghiacciaio più grande delle Alpi Retiche e vedere il suo ritiro segnalato sul terreno (2 km in 100 anni) e scoprire le tipiche formazioni scavate dall’acqua e dai detriti dei ghiacciai, le cosiddette marmitte dei giganti, levigate e spesso a forma di pentola, da cui il nome.
Il Bernina Express prosegue poi per Pontresina e St. Moritz, famosa località turistica tutta da visitare, nell’Alta Engadina.