Venezia, capoluogo della regione del Veneto, città estremamente particolare grazie alla sua peculiarità di essere immersa nell’acqua. Non ci sono strade, ma canali. La popolazione si sposta con le gondole e per i turisti è un luogo pieno di fascino, di romanticismo ma anche di curiosità e mistero.
Il capoluogo è anche conosciuto per il Carnevale, o meglio per la protagonista di ogni carnevale: la maschera. La storia delle maschere veneziane affonda le radici in tempi passati e, ad oggi, la città attrae tanti turisti da tutto il mondo non solo per la sua storia, per Piazza San Marco e l’annessa Basilica ricca di mosaici bizantini e i palazzi in stile gotico che abbracciano i canali, bensì anche per la realizzazione delle maschere che è destinata alle mani sapienti di artigiani, per maggiori informazioni clicca qui.
Storia della maschera
La storia è avvolta da un’aura seducente ma al tempo stesso enigmatica. Scopriamola insieme. Fin dall’antica Grecia la maschera è stata un elemento caratteristico nel costume degli attori. In origine aveva sembianze grottesche e a tratti mostruose a causa del volto raffigurato con gli occhi infossati. Inizialmente aveva una funzione anche religiosa, quindi si indossava per scacciare gli spiriti maligni.
Invece, con il Carnevale si dà inizio ad un nuovo modo di concepire la maschera. Diventa, infatti, simbolo di trasgressione o, semplicemente, simbolo di scherzo e scherno. L’illusione di indossare panni non propri o non abituali concedeva a chiunque di poter esprimere sé stesso o prendersi gioco di qualcun altro. Le maschere veneziane diventano simbolo di libertà ma al contempo anche di “immoralità”.
Le maschera di Venezia e gli artigiani
La storia della maschera di Venezia può risalire al 1268 quando una legge limitava l’uso improprio di questo accessorio; difatti, questo antico documento, pare fosse uno dei primi inerenti a quest’ambito, proibiva agli uomini in maschera, chiamati anche “mattaccini”, il gioco delle “ova”. Quest’ultimo consisteva nel lanciare uova piene di acqua di rose contro le dame che passeggiavano.
Da sempre la realizzazione delle maschere era competenza degli artigiani che creavano vere e proprie opere d’arte. Anticamente erano chiamati “maschereri”, possedevano un proprio statuto datato 10 aprile 1436. Questi accessori, infatti, non venivano utilizzati solo in occasione del Carnevale o eventi simili ma si istituì un vero e proprio commercio.
La maschera come opera d’arte
Ad oggi, vengono mantenuti sia il commercio delle maschere veneziane e sia il loro utilizzo all’interno di apposite feste. Infatti, questi pezzi unici possono essere acquistati e indossati in qualsiasi occasione, da una festa privata in maschera ad altre ricorrenze, come quella più prossima: Halloween.
La realizzazione, come già detto, è destinata agli artigiani che con estrema dedizione si impegnano nel realizzare delle vere e proprie opere d’arte, dei capolavori. Indossare la maschera di Venezia fatta a mano è garanzia di unicità e, soprattutto, di ottima qualità. Ogni dettaglio viene curato con estrema attenzione, nulla è destinato al caso.
Se si visita Venezia è impossibile non portare con sé un souvenir di questo tipo perché si starà acquistando, in realtà, la tradizione che si tramanda da secoli e che si rintraccia in ogni rifinitura, nella scelta accurata di un colore e nella realizzazione di una maschera ben specifica. I professionisti non realizzano esclusivamente maschere della tradizione veneziana, bensì anche quelle personalizzate per rendere unico qualsiasi evento.